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L'agriturismo, posto su di una terrazza naturale della
Val d'Orcia, un tempo abitato da
numerose famiglie contadine, è
divenuto oggi un residence agrituristico
di elevata qualità. Non è sempre
scontato poter unire il comfort di un
buon albergo con la semplice autenticità
di una casa di campagna e proporre oggi
un ambiente rurale "vero" non significa
rinunciare al benessere derivante da una
confortevole ospitalità.
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Per ammirare la stupenda cittadina di
Pienza, come in una cartolina, stando
seduti sotto la quercia più vecchia di
tutta la Val d’Orcia, si deve soggiornare
nell’agriturismo Le Fontanelle,
stupenda struttura poco lontano dal
borgo medievale di Monticchiello.
Qui si potrà scegliere appartamenti e
camere con bagno di varie dimensioni
arricchiti di tutti i comfort.
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Le due strutture agrituristiche sono gestite dalla Famiglia Gonzi, una
numerosa famiglia tradizionale della Val d'Orcia che vive e
lavora su questa terra accogliendo i gentili ospiti con la
schietta generosità della terra toscana, li rende partecipi
della conduzione dell'azienda agricola e concorre ad una sana
alimentazione con i propri prodotti: l'Olio prodotto nel frantoio
annesso al podere, il vino che proviene dai vigneti dell'azienda,
i prodotti dell'orto nella sua varietà stagionale.
Vivere "al
Casato" e "alle Fontanelle" fa sentire parte di una antica
famiglia valdorciana, che ha fatto del proprio rapporto con la
terra un'arte. Oltre agli agriturismi fa parte della vasta proprietà aziendale
un'ampia zona in creta perfettamente conservata nella sua
fisionomia naturale e inclusa in un biotipo di grande valore del
Parco della Valdorcia: la "Riserva naturale di Lucciolabella" oggi
sotto tutela per il suo valore naturalistico.
Qui le caratteristiche conformazioni argillose (i famosi
mammelloni, le biancane, i calanchi) si possono percorrere
in uno scenario lunare. Nelle Crete del Casato si trovano erbe
aromatiche naturali come il barbabecco, l'assenzio, il
mentastro, cibo preferito degli ovini locali, che producono il
latte profumato con cui i caseifici della valle lavorano il famoso
"Cacio di Pienza", pecorino di grande tradizione. Queste Crete
sono ricordate dai viaggiatori del Grand Tour dei secoli passati,
da Michel de Montaigne a Charles Dickens, che venivano
particolarmente attratti dal carattere aspro e inquietante di
queste conformazioni del terreno.
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